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paolo
fabiani
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Untitled,
2003
mixed media
different measurements
Senza titolo,
2003
tecnica mista
dimensioni variabili
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Exhibitions
(selection)
1990 Maledetti Toscani at the Galleria L'Attico, Rome
1994 40 x 40, Galleria Continua, San Gimignano
1995 Tradition and innovation, National Museum of Contemporary Art,
Seul
1996 Ultime generazioni, 12th Rome Quadrennial, Rome
1997 Giro d’Italia “Firenze” , Galleria L’Attico,
Rome
1999 Finché c’é morte c’é speranza, Flash
Art Museum, Borgo Trevi
1999 Minimalia, PS 1, New York
2000 Madonna in trono, Cappella de’ Signori, Civic Museum, Siena
2000 Bu! , Palazzo delle Papesse, Siena
2003 Moto a luogo, Rocca di Carmignano, Carmignano
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Fabiani
began his artistic career with images of trees and skies created by blowing
directly on the paint through a straw, so that the breath of the artist
shaped and gave life to the eventual form. The idea of breath derives
from the culture of myths, and is a superior substance that is endowed
with meaning and symbolism. For the Stoics, the universe, nature, their
god and their spirit was breath and before them, Aristotle, in cosmological
and meteorological discourses had endowed breath with the meaning of essence,
an innate breath in those beings who have a heart, for it is through this
that life spreads and is communicated and therefore regulates the universal
laws.
Fabiani's
later studies developed towards 3-dimensional works giving rise to his
first sculptures, which were, at first, preferentially female figures.
This was followed by the cycle of works inspired by the Commedia dell'Arte.
With Nella mia macchina c’è musica, of 1999, a new
direction emerges in which sculpture is devoid of the context of pure
appearance and is placed in new “containers'', different contexts,
by means of sharp irony such as, for example, an old car.
His
work for Uscita Pistoia returns to the idea of art having a playful
aspect, being a game of forms and meanings. The result is a 'float' made
of Lego, a notion of continual play and creation that seems to drown,
frozen in a dimension that offers no way out – our everyday dimension
of consciousness, convictions that can be limiting and inhibitive for
our creativity.
Paolo
Fabiani was born in Montevarchi in the province of Arezzo, he lives and
works in Pratovecchio
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Fabiani
inizia la sua attività artistica con quadri raffiguranti alberi
e cieli, che egli dipingeva soffiando direttamente sul colore tramite
una cannula, il respiro dell’artista modellava e dava origine alla
forma futura. L’idea del soffio appartiene alla cultura dei miti,
è un valore archetipo ricco di senso e simbolicità. Così
come per gli stoici, dove il loro universo, la loro natura, il loro Dio
e la loro anima era un soffio, e prima ancora degli stoici Aristotele,
attraverso studi cosmologici e meteorologici, aveva dato al soffio un
luogo essenziale, come soffio innato in coloro che sono muniti di un cuore
poiché in esso si diffonde e comunica vita, regola quindi le leggi
universali.
Successivamente
la ricerca di Fabiani si è indirizzata verso la tridimensionalità,
da qui le prime sculture che vedono, inizialmente, come soggetti preferenziali
figure femminili, poi il ciclo di opere ispirate alla Commedia dell’Arte.
In Nella mia macchina c’è musica, del 1999, si sintetizza
un diverso percorso in cui la scultura si decontestualizza dal suo assoluto
mostrarsi e si inserisce in ‘contenitori’ nuovi, contesti
diversi, attraverso una spiccata ironia, come ad esempio una vecchia automobile.
Il
suo lavoro per Uscita Pistoia, ripropone la visione dell’arte
anche come sguardo ludico, gioco delle forme e dei significati. Da qui
una ‘zattera’ in Lego, idea di creazione e gioco continuo,
che sembra naufragare, stretta in una dimensione senza uscita che è
poi quella del nostro quotidiano, di consapevolezze, certezze che possono
essere limitanti ed inibitorie per la nostra creatività.
Paolo
Fabiani nasce nel 1962 a Montevarchi, in provincia di Arezzo. Vive e lavora
a Pratovecchio (Arezzo)
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