Exhibitions
(selection)
1993 Collective, Luigi Pecci Centre for Contemporary Art, Prato
1994 In Forma at the Galleria Cardi in Milan
1995 Magazzino at the Galleria L'Attico in Rome
1996 Il Punto at the Galleria Continua in San Gimignano
1997 Da costa a costa at the ACP Galerie in Salzburg
1998 Corpo fragile in the former hospital of San Niccolò, Siena
1999 Spazio aperto at the Gallery of Modern Art in Bologna
2000 Favole in the Museum of Contemporary Art, Città Sant'Angelo
2001 Abitanti in Palazzo Fabroni Arti Visive Contemporanee, Pistoia
2002 Materia d’arte, GAM , Bologna
2002 ALLELUJA at the Palazzo delle Papesse, Siena.
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Vittorio
Corsini first came into contact with art when he was a history of art
student at the University of Pisa. His early works were conceptual in
style and were mainly photographic; he followed this with monochromatic
canvases. This lead to an interesting cycle of works consisting of the
lightest overlays of colour, with a pink neon light at the right side.
During this period he began to produce his first sculptures, works composed
of slender metal bars, of a purely formal severity, forming structures
that sometimes also used canvas or other, heterogeneous materials.
His
later sculptures represent strong dichotomies of perceptions such as glass
weapons and metal clothes. Corsini's large-scale still-lifes are in keeping
with this concept – carbon drawings on plaster supported by wooden
nails.It was after this phase that he began to use glass and, at the same
time, deep sea blue which, according to the very earliest theories on
colour, represents the profoundest depths of the spirit. His works link
these two elements almost as if to demonstrate the weight of one's own
knowledge in the audacious lightness of glass.
Building
– the work exhibited in Uscita Pistoia – exemplifies
this concept, the idea of bricks on an industrial pallet is only suggested,
barely understood. Once again this form of synergistic representation
is present in his work and as a result the intrinsic weight of the brick
is lightened by the glass, though only physically, for on a conceptual
level it is the deep blue colour that replaces the weight of the object.
Corsini
describes the piece as follows, “the sculpture is a small wooden
pallet on which bricks of blue glass are stacked and piled. In many ways
the description is identical to a pallet of bricks that we could see in
any warehouse of building materials, except for the fact that the bricks
are made of blue glass and the dimensions are smaller, as if it were a
model.”
Vittorio
Corsini was born in 1956 in Cecina (Livorno) and lives and works in Florence.
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I
primi contatti con l’arte videro Vittorio Corsini studente in Storia
dell’Arte, presso la facoltà di Lettere Moderne dell’Università
di Pisa. I suoi primi lavori, di stampo concettuale, sono soprattutto
fotografici; successivamente, egli, lavora a tele monocrome; da qui un
ciclo interessantissimo di opere realizzate con sovrapposizione leggerissima
di colore, recanti sul lato destro una lampada al neon rosa. In questo
periodo artistico nascono anche le prime sculture, lavori di barre sottilissime
di metallo, di assoluto rigore formale, a creare strutture, avvalendosi,
talvolta, di tele o materiali eterogenei.
Le
sue sculture successive descrivono vere e proprie dicotomie della percezione,
da qui armi di vetro e vestiti metallici. In linea con questo stesso concetto,
Corsini lavora, in dimensioni molto grandi, le sue nature morte, disegni
a grafite su intonaco puntellate da chiodi lignei. Il vetro sarà
scoperto solo dopo queste esperienze, e con esso il blu oltremare, il
quale secondo le più antiche teorie sui colori, è profondità
assoluta dello spirito; i suoi lavori associano questi due elementi, quasi
a mostrare il peso della propria consapevolezza attraverso quella leggerezza
ardita che è propria del vetro.
Building,
il lavoro esposto per Uscita Pistoia, esemplifica questo concetto,
l’idea del mattone, posto su di un pancale di tipo industriale,
è solo suggerita, intuita, torna ancora una volta nelle sue opere
quella sorta di sinestesia della rappresentazione, grazie alla quale il
peso specifico del mattone è alleggerito dal vetro, ma solo fisicamente,
in quanto, il blu oltremare sostituisce a livello concettuale il peso
dell’oggetto rappresentato.
Il
lavoro esposto è così descritto dall’artista "la
scultura è un piccolo pancale in legno su cui sono impilati e reggettati
dei mattoni in vetro blu. La descrizione è per molti versi identica
a quella di un pancale di mattoni che potremmo trovare in un qualsiasi
magazzino di materiali edili, salvo per il fatto che i mattoni sono in
vetro blu e le dimensioni ridotte, come si trattasse di un modello.”
Vittorio
Corsini nasce a Cecina (Livorno) nel 1956 e vive e lavora a Firenze.
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